Schiavinato Enrico
Biografia: Per cercare di capire chi era Enrico Schiavinato, ho scelto un suo scritto del 1982, pubblicato sul Catalogo della mostra postuma del 2008 all'ex Museo Civico in Piazza del Santo, che introduce e aiuta alla comprensione dello spessore del personaggio: "C'era solo Tono (Zancanaro n.d.r.)a dire, a gridare - in quella Padova degli anni '50- qualcosa di implacabilmente vivo e vero. Dalla sua città, morsa dall'acido o intrisa di umide chine, saliva una voce totalmente umana: storie di oscure sofferenze, di umiliazioni segrete, di vecchie e nuove ingiustizie, correvano forsennatamente nel buio dei suoi portici, volavano da torri affilate, da cupole gonfie. Gli altri pittori padovani battevano strade diverse, abili di mestiere e lontani da drammi: chi affastellava tarsie di squillante colore, chi tesseva toni di seta preziosi fino allo spasimo, chi rimetteva in gioco i polverosi stilemi del Novecento e del cubismo. Noi eravamo già fuori da questi magici orti.Le case crollate, le deportazioni,le forche alzate nelle nostre strade, ci avevano immersi in una realtà dura, non più cancellabile. Per indagare questa realtà, approfondirla giorno dopo giorno con ostinata passione e tradurla infine in giudizio morale, dipingevamo caparbiamente la figura dell'uomo, la sua casa, gli oggetti della sua fatica,il basso orizzonte della sua terra e del suo cielo. Era una pittura greve,irta di paste spesse, percorsa da grumi e da solchi, dove pulsava l'amore, ma anche il risentimento e la collera. Le forme erano scabre, opache: i bordi secchi, irrigiditi, chiudevano un colore incupito respingendo reminiscenze accademiche fatte di velature, disegno esatto, misura e grazia." Quale migliore introduzione per capire la pittura di Enrico Schiavinato, un uomo di una profondità, bontà e generosità fuori dagli schemi. Molti faticano a capire il suo espressionismo che è paragonabile alle scarne figure dipinte da Schiele, una pittura di denuncia da uno che la violenza la aveva pure subita al punto da doversi dare alla clandestinità, poi al Partito d'Azione , poi insegnante nei comuni della bassa padovana, regno della pellagra, ai figli dei braccianti agricoli. Lì conosce la realtà dei casoni, dei braccianti senza terra, delle contadine con lo scialle nero. Ecco da dove origina la pittura, che molto superficialmente qualcuno ha osato definire triste, di uno dei più grandi artisti padovani del '900.