Stefanutti Ugo
Biografia: Ugo Stefanutti (Venezia 1924 / 2004) scrittore poeta scienziato e pittore, è vissuto a Venezia. L’ampia produzione letteraria spazia negli ambiti della scienza, della filosofia, della storia, dell’arte, secondo un metodo personale che denota l’originalità del suo stile. Si laurea in medicina nel 1951 con una tesi su Coscienza morale e psicopatologia e viaggia a lungo in Europa, frequentando i maggiori istituti scientifici e umanistici, dove perfeziona la sua formazione e approfondisce le tematiche dei grandi movimenti spirituali, conosce e familiarizza con personaggi illustri. Nel 1961 è cofondatore del “Notiziario dell’Ordine dei Medici di Venezia”, ne predispone e firma la copertina e per cinque volte scrive la “Prefazione” all’Albo dei Medici di Venezia e ne disegna le copertine (1959, 1963, 1976, 1980, 1983). Sempre nel 1961 inizia la consulenza storico-artistica alla Rivista dei Medici di Padova e coordina la Grande Mostra Storica in occasione del Congresso Mondiale degli Ospedali (Venezia, Scuola Grande di San Marco, 1961). Nel 1963 consegue la docenza universitaria in Storia della Medicina. Come storico e scienziato ha pubblicato lavori fondamentali quali: La Scuola Grande di San Marco. Guida artistica dell’Ospedale Civile di Venezia (1954), Le pitture anatomiche di Girolamo Fabrici d’Acquapendente (1957) eccezionale capolavoro di arte e scienza, inedite da 400 anni e da lui pubblicate per la prima volta, Piante e animali nell’opera di Ulisse Aldrovandi (1958), Documentazioni cronologiche per la storia della medicina, chirurgia e farmacia in Venezia dal 1258 al 1332 (1961). Ha fondato e dirige tre Collane editoriali: due dedicate alla Storia veneziana e la terza alla Storia della medicina e della scienza, nelle quali sono apparse opere ricercatissime, di spessore monumentale. Come letterato e poeta è autore di varie opere: Città dondolante (1969, 1999 terza edizione con patrocinio Unesco), Acque di una storia (1972, poesie a Venezia di: Selvatico, Fusinato, Nietzsche, Cardarelli, Pound, Valeri, Stefanutti), Neuroni della terra (1978), Negazione e possibilità (1979), Ippocrate, Seneca, Benn, Sachs, Eliot, Saint-John Perse (1969- 1979, traduzioni dal greco, latino, tedesco, inglese e francese), Fiaccole abbacinanti (1985), Notte di alta marea (1988), Noi uomini zattere di atomi (1992), Le sorgenti nascoste Dolomiti-preludio (1995), Orizzonte degli eventi (19297). Veramente originali le sue Poesie grafiche, una nuova via al fare poesia, armonica fusione di versi e immagini nella stessa composizione, ad opera di un unico artista: Marmi quasi liquidi sopra una selva di palafitte (1974, crt. 3 incisioni), Ignoriamo l’essere frantumiamo l’esistere (1978, crt. 3 incisioni), Messaggi dalla preistoria (1978, crt. 3 incisioni), Forma preesistita (1979, crt. 2 incisioni), Nella luminosità dell’assoluto (1983, crt. 2 incisioni), Cavalli del mare (1984, crt. 2 serigrafie), Questo cosmo che respira l’umano (1987, crt. 2 serigrafie), Inesorabile divampa la sfera della vita (1990, crt. 2 serigrafie), Quell’iniziare che non inizia (1995), Frammenti titanici, fiaccole abbacinanti ascendono (1996), Cometa errante (1997), Noi uomini, quanti di energia nel flusso del pensiero (1998), Poesie grafiche singole (1970-2000). Fondatore (1953-54) e caposcuola della Poesia cosmica (l’uomo di fronte ai ritmi dell’universo) e della Poesia grafica (le parole dentro il disegno). È presidente dell’Associazione Scrittori Italiani (Tre Venezie) e di giurie e premi letterari; membro titolare dell’Ateneo Veneto, dell’Unione Mondiale Medici Scrittori (Unesco), dell’Associazione Internazionale di Bibliofilia (Parigi). Premiato più volte in Italia (tra cui: 1989, “Presidenza del Consiglio dei Ministri”; 1993, Roma “Alma Mater Campidoglio”) e all’estero (1982, Lussemburgo “Comunità Europea”; Parigi, Siviglia, Strasburgo, Bonn, Tokio); con le sue composizioni ha rappresentato nel 1988 Venezia e l’Italia al “Festival Internazionale delle Arti” di New York. Traduce da varie lingue antiche e moderne. Per ragioni di studio è in relazione con le maggiori fondazioni e con grandi personalità della cultura quali, nel tempo, Karl Jaspers, Martin Heidegger, Carl Gustav Jung, Albert Sabin, Jonas Salk. Intorno alla produzione letteraria di S. hanno scritto tra gli altri: E.F. Accrocca «S. è un uomo di scienza, ma sa anche vigilare sulla realtà con gli occhi di un ideale che trasforma la materia in simboli. E quali altri risultati può dare la parola?»; da “Arte Triveneta” «…i suoi dipinti rappresentano l’esperienza singolare di uno scienziato-artista che tende a una superiore unione-visione dei vari linguaggi: una sintesi fondamentale tra fantasia e razionalità che si concreta nel fare poetico e grafico… V. Guidi «L’originalità del suo stile consiste non solo nella novità degli argomenti e nell’esattezza della documentazione, ma soprattutto nelle sue qualità d’artista.