Biografia di Mastellaro Giuseppe

Mastellaro Giuseppe

Biografia: Tra fine '800 ed inizio'900 anche Piove di Sacco vivrà un felice periodo dell'arte figurativa con l'istituzione di una particolare scuola voluta dal comune e che sarà affidata alla sapiente gestione del professor Antonio Soranzo ed all'interno della quale graviterà anche Oreste Da Molin. Con questi due maestri Giuseppe Mastellaro, che aveva una innata attitudine al disegno, apprenderà i primi rudimenti di figura, stesura del colore e diventerà pittore. Siamo negli anni tra il 1920 ed il 1930, anni non certo facili soprattutto per un artista che riesce comunque a farsi apprezzare per la sua quasi innata maestria nonostante l'arretratezza culturale e le poche risorse economiche della popolazione rurale del posto. Come tanti, Giuseppe Mastellaro deciso ed ostinato, si trasferisce in Lombardia a Sesto San Giovanni (Mi)sia perchè era oggetto di persecuzione da parte dei fascisti piovesi sia per lavorare alla Breda ben conscio che il capoluogo lombardo era in grado di offrire molte più occasioni e possibilità anche nel campo della attività artistica. Purtroppo lo scoppio della seconda disastrosa guerra cambia le prospettive e rende ancora più complessa la già difficile condizione di chi deve trarre profitto dal suo ingegno artistico. E' qui che Mastellaro, facendo tesoro della lezione di Da Molin, si cimenta cercando di cogliere le espressioni ed i tratti di una umanità che si confronta con la vita quotidiana. Attento alla ricerca di tratti fisiognomici nei personaggi incontrati per strada e ritenuti particolarmente interessanti o ispirandosi ai paesaggi, alla maestosità di strade e piazze di Milano con prospettive che ne esaltano le architetture e ritornando, come farà in seguito sempre più spesso dopo gli anni '60 e '70 nella sua Piove, a Chioggia, a Comacchio dove realizza delle vedute in cui si immerge totalmente fissando sulla tela la loro intimità e anche quasi gli odori del posto. Questo artista operaio schivo e timido, che non arrivava dalle Accademie, fu premiato con una medaglia d'oro dal Presidente Sandro Pertini nel 1976 per i suoi meriti artistici.