Pellis Giovanni Napoleone
Biografia: La sua nascita a Ciconicco di Fagagna in una provincia priva di stimoli per lui che guardava alle avanguardie con ammirazione e rispetto sarà il grande cruccio della sua vita che lo lascerà sempre scontento ed insoddisfatto. Non riuscirà a lasciare il paese per trasferirsi a Roma dove gli sarebbe piaciuto vivere come scrive in una delle sue note biografiche: " A Roma andai la prima volta nel 1914 in seguito ad un concorso vinto ad Udine. Vi ritornai l'estate del 1922 e da Roma non mi sarei mosso più se avessi avuto più coraggio e più fiducia in me stesso". Dobbiamo anche forse considerare che il periodo è quello della prima guerra. E poi : " Dopo la guerra del '15-'18 avrei voluto andare a Parigi, ma, privo di tutto, mi rassegnai e mi fermai stupidamente in campagna per alcuni mesi, nella casa paterna devastata e depredata di tutto". Pellis fu perennemente uno scontento, poco incline a coltivare rapporti amichevoli con i committenti ed i suoi stessi colleghi. Nemmeno un incontro con Arturo Martini che avrebbe potuto aiutarlo fu in grado di dare i suoi frutti:"A Treviso feci amicizia con Arturo Martini, amicizia guastata in seguito alle sue assurde pretese". Pittore di rara sensibilità e solitario alla ricerca perenne dei nuovi colori dati in montagna dalle nevicate che sapeva interpretare in maniera magistrale. " Non mi ero fissata una meta, per cui camminavo ragionando ed osservando attentamente il paesaggio che, attraverso una serie di veli sempre più fitti, andava dissolvendosi a poco a poco nel cielo nuvoloso. Ma non mi colpì tanto la scoperta di un nuovo paesaggio quanto la luce che assumeva la neve. Predominava su questa un tono di opale e di perla radiosa lievemente velata da tenuissime sinfonie di violetti e di celestini". Nonostante gli studi più o meno regolari condotti ad Udine, a Venezia, a Torino ed a Roma e nonostante un diploma di professore di disegno, Pellis resta un autodidatta. Muore dipingendo nell'albergo Klein di Valbruna il 6 febbraio 1962.